edizione del Filmfestival del Garda
, svoltasi
nel Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera,
in programma dall’8 al 12 dicembre 2010. La
manifestazione diretta da Veronica Maffizzoli
e Umberto Soncina ha riscontrato un sorpren-
dente suc-
cesso di
pubbl ico,
dal “tut-
t o esaur i -
to”dell’inaugurazione con
Les
plages
d’Agnès,
al NuovoCinema Eden di
Bre-
scia, alle proiezioni mattutine e serali dei film
in concorso e delle sezioni collaterali.
Il film vincitore è una commedia agrodolce,
Akadimia Platonos
(
L’accademia di Plato-
ne
”), che ha per protagonista Stavros (l’attore
Antonis Kaftzoupulos, premiato al Festival di
Locarno 2009), opera del greco Filippos Tsi-
tos, che ha vinto il Ricciolo d’oro della sezio-
ne lungometraggi internazionali. La giuria,
presieduta dal critico Pier Maria Bocchi e
composta dall’attrice bresciana Camilla Filip-
pi, dalla produttrice australiana Milanka
Comfort e dai critici Luca Malavasi e Gian-
carlo Beltrame, ha inoltre assegnato una men-
zione speciale alla coproduzione messicano-
spagnola
Norteado
, secondo film di Rigober-
to Pérezcano.
Tra i cortometraggi la vittoria è andata a
Ter-
minal,
del tedesco Jörg Wagner e, con una
menzione speciale, a
Terre al margine
di
Alessandra Ondeggia, presente alla giornata
conclusiva del festival.
Più di trent’anni di attività e un impegno
costante e tenace per la diffusione della cultu-
ra cinematografica attraverso la distribuzione
di film nel circuito culturale d’
essai
: questo è
il fine istituzionale della cooperativa
Lab 80
film
, costituitasi nel 1976 per dare un perti-
nente risposta a un diffuso bisogno di visione
di film extracommerciali: nuove cinematogra-
fie, film “militanti”, autori ignorati.
Per informazioni e noleggi:
RETROSPETTIVA DI
PATRIZIA LANCIANI
Una retrospettiva di Patrizia Lanciani (1941-
2003), ospitata presso lo
Studio S
di via della
Penna a Roma, fra lo scorso ottobre e il
novembre, ha riportato a dieci anni dalla
scomparsa dell’artista - con opere scelte di
proprietà dei figli - la memoria delle sue qua-
lità pittoriche, messe in rilievo dai critici a
partire dagli inizi dichiaratamente ispirati al
surrealismo, in specie magrittiano, fino alle
opere del suo ultimo ciclo dedicato ai
non fio-
ri
. Intrigante e affascinante la personalità di
Patrizia donna e artista: moglie e madre nella
vita, nell’arte pittrice tenace e coerente, alla
ricerca di esperienze diverse, attratta dalla
sperimentazione, e volubile nella scelta dei
temi, ma sempre fedele al mondo dell’arte a
cui si era avvicinata giovanissima, frequen-
tando al suo ritorno in Italia ( dopo anni tra-
scorsi all’estero ) la Scuola del Libro ad Urbi-
no e l’Accademia di Belle Arti a Roma. Edu-
cata ad un vivere semplice e anticonformista,
Patrizia è rimasta sempre legata alla sua terra,
alla sua Casinina marchigiana, che nel corso
degli anni ha ispirato il suo lavoro.
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