FUTURISMO CHE PASSIONE !
Il documentario che risponde ad un tal titolo, raffinata opera di montaggio di Silvana
Palumbieri, recupera e rilancia, tratte dagli anni Trenta, rare immagini e tante voci: Marinetti
che scandisce l’Aeropoema, il bombardamento di Adrianopoli, parole in libertà, Ungaretti e
Palazzeschi che rievocano l’origine del futurismo letterario ( già avviato da Papini, Soffici e
Campana ), Carmelo Bene che declama da par suo il testo del “Manifesto del futurismo”,
apparso su “ Le Figaro” del 20 febbraio 1909. Alessandro Haber e Franco Parenti interpretano
a loro volta le provocazioni del teatro futurista. Seguono Carrà e Severini impegnati ad esalta-
re la nascita del futurismo in pittura, riprendendo le forme dinamiche di Balla e Boccioni. Rari
e preziosi i fotogrammi del cinema fantastico di Bragaglia, come i tanti disegni della Città
Nuova, dell'architetto Sant’Elia. Non mancano i suoni. Dalle casse di Russolo, anziché musi-
che scaturiscono rumori per riprodurre il fragore della città. Canzoni d’epoca, infine, per
accompagnare l’azione politica di Marinetti, in prima linea nell’irredentismo, nelle guerre, nel-
l’azione di piazza e nella nascita di nuovi gruppi politici. Le immagini sono spezzoni di archi-
vio, dipinti, foto e scritte, con Marinetti in particolare, che scrive di tutto e su tutto: lettere, car-
toline, manifesti, volantini. Il mezzo si fa messaggio, naturalmente futurista. La produzione è
di RAI Teche.
LA MEDIATECA DI BERGAMO
L' impiego funzionale dei mezzi audiovisivi come sussidio integrato nel campo della forma-
zione dei giovani – quando sia accolto con il giusto favore dalla scuola e dagli enti educativi
in genere – è per noi sempre un evento esemplare, da valutare con adeguata attenzione. Oggi è
la volta della Mediateca di Bergamo. Avendo essa elaborato, fruendo del supporto logistico e
organizzativo del
SAS – Servizio Assistenza Sale
, e del
Centro Studi Cinematografici
, una serie
di proposte culturali e didattiche – articolate all'interno d' un progetto ambizioso a favore di
docenti, studenti, scuole, università, biblioteche ed enti culturali – la contingenza positiva ha
voluto che, anche per l'anno scolastico 2008-2009, la Provincia di Bergamo (Presidenza e
Assessorato alla Cultura) ribadisse quel convinto appoggio, che non ha mai fatto mancare a
partire dall'ormai lontano 1972.
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