Teddy Moskov, produzione Ars Digital Studio)
Premio Asolo
per la migliore biografia d’artista:
Aja meistrid
–
Masters of time
(Estonia 2008,
regia di Mait Laas, produzione Exitfilm)
Premio Asolo
per la migliore opera di videoarte e
computer art
:
Painting Paradise
(Germania
2008, regia di Barbara Hlali, produzione indipendente)
Premio Asolo
per la migliore produzione di scuola di cinema:
Padam
(Spagna 2007, regia di
Josè Manuel Carrasco, produzione ECAM)
Premio Asolo
per il migliore
making of
:
Light no light
(Belgio 2008, regia di Ludovica
Riccardi, produzione Novak)
Premio Gian Francesco Malipiero
per la migliore colonna sonora:
Luber in der Luft
(Svizzera 2008, regia di Anna-Lydia Florin, Freihandler filmproduktion gmbh).
FESTIVAL DELLA CULTURA CAMBOGIANA
Il sorriso di Angkor
– titolo attribuito con felice leggerezza alla mostra fotografica tenutasi a
Roma fra il maggio e il giugno di quest’anno – è stato fin dal primo momento più di un impli-
cito invito a visitare quella perla d’Oriente, per assumere esplicitamente il senso e la portata di
un giudizio di valore, oltre che di un omaggio alla magica bellezza di una fra le città storiche
di maggiore suggestione al mondo. Ma, anche di più, è stato il segnale di un dovuto riscatto per
la terra di Cambogia, già associata nella memoria collettiva agli orrori di una guerra civile
d’inaudita ferocia e finalmente restituita – grazie alla solerte ispirazione della Provincia di
Roma e della Regione Lazio, promotrici del
Festival della Cultura cambogiana
– agli onori
di una pubblica e meritoria ribalta. Nulla infatti avrebbe potuto in un simile contesto, più e
meglio di una eccellente mostra fotografica allestita nella sede stessa della Provincia, a Palazzo
Valentini, assumere e trasmettere ad una così larga audience pubblica gli aspetti e i connotati
di una riparazione storica epocale, come quelli che il
Festival della Cultura cambogiana
si era
fatto carico di riconoscere, dibattere, ricondurre nell’alveo di una diffusa e matura consapevo-
lezza.
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Angkor Wat -
Emile Gsell, 1866
