GENOVA - L’ARCHEOLOGIA SI FA VIVA
Una buona notizia per aspiranti archeologi e appassionati di archeologia in genere. L’
Istituto
Italiano di Archeologia Sperimentale
, nato a Milano ed ora con sede a Genova, si è attrezzato
tecnologicamente a vario fine, valendosi del contributo in idee e in programmi di un gruppo di
docenti universitari, funzionari addetti alla Soprintendenza, archeologi ed architetti.Il quadro
delle attività prevede:
- visite virtuali in zone sottoposte a scavo
- visione di opere di restauro condotte a buon fine
- sperimentazioni scientifiche su basi di dati, acquisite mediante scavi
- consulenze in tema di parchi sperimentali.
Tali incentivi sono stati escogitati per dotare i più giovani fra gli aspiranti archeologi di appro-
priate metodologie di ricerca, in vista soprattutto delle ricadute in ambito museologico e
museografico che potrebbero derivarne. Il tutto eseguito in sintonia con gli organi predisposti
dal Ministero per i Beni Culturali. Per maggiori informazioni consultare:
PER UN MILIONESIMO DI MILLIMETRO
Provate per un istante a immaginare, se la vertigine ve lo consenta, una unità di misura pari ad
un milionesimo di millimetro; che non è neppure il massimo dell’infinitamente piccolo.
Ebbene, ciò che all’immaginazione è precluso, è perseguibile nell’universo fisico, purché
abbiate a disposizione uno
scanner
ultrasofisticato, corredato di un microscopio elettronico di
elevatissima potenza riduttiva. Vi si offriranno allora allo sguardo inedite forme, in tutto simi-
li a quelle che lo scorso anno, a maggio, furono realizzate ad opera di artisti specializzati, per
essere quindi messe in mostra in almeno due occasioni: all’
Art Co 2008,
fiera dell’arte moder-
na e contemporanea allestita a Como; ed al contemporaneo
View Fest
, ospitato nella sede
dell’Osservatorio Astronomico di Torino. Atomi e molecole, mirabilmente “vivisezionati”
hanno dato luogo a sorprendenti nano-fotografie e microsculture. Gli autori impegnati nelle
due mostre, Alessandro Scalì e Robin Goode, che ne avevano dato parallela dimostrazione nel
volume dal titolo
“Oltre le colonne d’Ercole”
, hanno consentito pertanto agli stupiti spettato-
ri di muoversi agilmente lungo l’inedito percorso di “una micrometrica passeggiata su una
superficie di silicio”.
3