“MONDO PUTRIDO”: UN SAGGIO E UNA SFIDA
Ne nasce una al giorno, in sordina o a colpi di grancassa pubblicitaria, per vivere lo spazio di
un mattino, come le rose. Ma rose non sono, ma semplicemente scuole di cinema, con il mirag-
gio della settima arte o, quanto meno, di un accreditamento tecnico-professionale, utile “per la
vita”. Una vita precaria, evidentemente.
In un tale contesto variegato e multiforme, un giudizio equamente positivo spetta alla fiorenti-
na
Scuola Nazionale Cinema Indipendente
(SNCI), giunta alla soglia del suo decimo anno di
vita, che è già una garanzia. Essa nasce, per di più, con un programma didattico calibrato e coe-
rente, bilanciato fra le teorie dell'arte e una lodevole pratica di laboratorio. Un programma
impegnato a non lasciarsi dietro zone d'ombra o di vuoto.
La scuola opera dal 1999 con il patrocinio della Mediateca Toscana, di cui sono note le nobili
aspirazioni; patrocinio mirato nei fini ed esigente nei mezzi, che trova conferma nell'organi-
gramma e nella puntuale organizzazione dei corsi annuali e biennali:
tecniche audiovisive
(600
ore);
fotografia
(150 ore);
recitazione
(180 ore),
sceneggiatura
(100 ore). Corsi coronati dagli
stages finali di settore – per 300 ore ciascuno – che hanno contribuito al riconoscimento del
diploma scolastico SNCI, da parte della Regione Toscana.
Fondatore e direttore artistico della scuola, il
patron
Salvatore Vitiello, opportunamente assi-
stito dal corpo insegnante. Spirito liberale, evidentemente, egli ha trasmesso alla scuola la sua
personale filosofia, consistente nel lasciare agli allievi quella sostanziale libertà ideativa e cul-
turale, che la denominazione stessa della scuola rispecchia.
In base alle premesse, abbiamo chiesto alla direzione e ottenuto di poter trasmettere
on line
,
nella rubrica odierna de “I vostri video”– a titolo di esempio – un saggio cinematografico di
fine corso, che fosse interamente scritto, diretto, girato e montato dai ragazzi alla vigilia del
diploma. E la scelta, grazie anche all'argomento, è caduta su di un film-saggio, finanziato per
l'occasione dal Fondo Sociale Europeo e dalla Provincia di Firenze. Tema del cortometraggio
è l'ambiente, reso nei suoi aspetti più degradati e degradanti e rappresentato con estrema cru-
dezza, nel segno di un amore convinto per la bellezza ferita, fisica e morale, della vita e del
mondo. Titolo del documentario:
“Mondo putrido”
.
Undici i coautori, concordi e solidali nella denuncia. Ne diamo, con gratitudine e simpatia, i
nomi: Yamaica De Marco, Caterina Gueli, Bernardo Maggio, Gianfranco Masi, Fabrizia
Palomba, Michele Pauncz, Paola San Filippo, Barbara Sandroni, Giampaolo Semboloni,
Claudio Suzzi, Francesco Toccafondi. A tutti loro il nostro grazie, con l'augurio di un provvi-
do domani.
Per visualizzare il film “
Mondo putrido
” seleziona l’immagine sottostante
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