Turchi. Lasciava la moglie Olimpia e dieci figli.
La Galleria Deti
Anche un uomo di pochi meriti può passare alla storia. Accadde al cardinale Giovan Battista
Deti, appartenente a un ramo collaterale degli Aldobrandini. Approdato al palazzo nel 1624, si
assunse il compito di completarne la costruzione, riempiendo il vuoto che si apriva allora sul-
l’angolo tra la piazza e il Corso: dove si ammira questa che ancora oggi si chiama “Galleria
Deti”.
La Sala dipinta dal Manglard
I “Paesaggi marini”, opera dell’artista lionese Adrien Manglard, risalgono alla metà del
Settecento.
Come un gran libro venerando, il palazzo giunto fino a noi dai secoli passati ci dispiega ad una
ad una le sue pagine: i fasti, le memorie, le bellezze segrete. Su queste immagini che noi len-
tamente scorriamo, antichi uomini in fogge per noi strane posarono gli occhi. Tra queste mura
furono vivi: qui amarono, odiarono, sperarono, soffrirono. Qui nacquero e morirono e fu come
se non fossero mai nati. Ora tornano ad essere presenti nel ricordo.
La Sala d’Oro. La camera si sposta sull’esterno
La “Sala d’Oro”, ideata e ornata per le ore dell’amore, fu stanza nuziale. Oggi è il tesoro del
palazzo. Pochi visitatori vi sono ammessi, e quando in rare occasioni le porte si dischiudono,
gli specchi bruniti, i legni color grano maturo, gli ori estenuati ma non cancellati dal tempo, le
arcadiche nostalgie dei paesaggi dipinti, campestri omarini:tutto ritorna a splendere di effime-
ra luce. La grazia dell’arte vi si spinse a raffinatezze estreme.E fu messaggio,anche questo, di
amore: per fare più lieta la vita.
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