CineArte on line 2007 - 213 - page 506

Milano, 30 giugno 2008
Caro Direttore,
insegno
Lettere
in un liceo scientifico che, per decisione del corpo docente,
ha la pretesa di porsi agli studenti con insegnamenti moderni senza trascurare le radici della
nostra cultura classica. In linea con i tempi abbiamo quindi impostato correlazioni strette tra
materie umanistiche e scientifiche. Con questo spirito seguo e consiglio ai colleghi la lettura
della sua rivista che è consona ai nostri principi non solamente per il
medium
che la veicola
ma per il messaggio che contiene e che condividiamo.
Le scrivo ora perché sono a dir poco disorientato dal nuovo disposto di legge
che disciplina i criteri che presiederanno all’adozione dei libri di testo per i prossimi anni. Mi
riferisco al Decreto del 25 giugno 2008 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 giugno scor-
so, che li individua, tra molto e forse troppo d’altro. In sostanza nel testo di legge si stabilisce
che a partire dall’anno scolastico 2011-2012 il collegio dei docenti adotterà esclusivamente
testi disponibili on line o in forma mista, mentre già dall’inizio dell'imminente anno scolastico
i testi di adozione dovebbero essere disponibili
on line
. Ne conseguirebbe la loro "scaricabili-
tà" da Internet. Tralascio ogni considerazione sul fatto che le opere dovranno essere gratuite o
a pagamento e altre che riguardano il diritto d’autore e le ristrutturazioni necessarie ad ogni
livello della filiera storica della produzione, promozione e distribuzione dei testi. Mi fermo sul
fatto che si precisa - testualmente - che
"a decorrere dall'anno scolastico 2008-2009, i libri
di testo per le scuole del primo ciclo dell' istruzione, di cui al decreto legislativo 19 febbraio
2004, n. 59, e per gli istituti di istruzione secondaria superiore sono prodotti nelle versioni a
stampa,
on line
scaricabile da Internet, e mista"
. Ora, le adozioni per l’anno scolastico che ini-
zierà tra qualche mese sono già state effettuate, quindi chiuse a gennaio 2008, e riguardano
necessariamente edizioni su carta, mentre anche alla data di oggi sono pochissime le edizioni
diponibili
on line
ed è altrettanto scarso il numero di quelle corredate da CD-Rom o simili.
Allorché ciò è stato fatto notare al ministero, il Ministro ha affermato
“Che la data va inter-
pretata e presa per valida a partire dall’anno scolastico 2009-2010”.
Vedremo!
Ciò a parte vorrei porle due domande: la prima parte della considerazione del-
l’esperienza che la sua rivista ha nel campo della multimedialità interattiva, quindi vorrei
conoscere la sua opinione sulla fruibilità e sull’edizione di testi in cosiddetta “forma mista”.
La seconda scaturisce dall’esperienza editoriale nel settore da lei maturata e le domando se
ritiene che la sua rivista potrà avere un ruolo determinante nel nuovo contesto degli strumen-
ti didattici che si profilano?
Con ossequio,
(lettera firmata)
Caro Professore,
rispettando la sua richiesta di non rendere palese il suo nome, abbiamo deci-
so di pubblicare ugualmente la sua lettera per il carattere generale dei problemi che apre augu-
randoci di avviare un dibattito in argomento. Da parte mia condivido, le perplessità generali
che lei sottolinea e per entrare nello specifico della sua prima domanda non mi resta che osser-
vare che la dizione “Forma mista” si presta, come è ovvio, a varie interpretazioni. Significa
forse che lo stesso testo deve essere posto in distribuzione, sia a stampa, sia
on line
? Oppure
si vuole intendere che si deve pervenire alla pubblicazione di un libro a stampa corredato da
apparati multimediali in linea? Questa sembrerebbe l’interpretazione più ragionevole se il legi-
slatore, oltre all’obiettivo di minimizzare il costo per l’utente finale, avesse considerato anche
le valenze didattiche offerte dalla multimedialità interattiva.
Per quanto concerne il secondo quesito da lei posto le assicuro che la nostra rivista continue-
rà a proporsi come strumento formativo e resterà a titolo gratuito segnalando e affiancando
anche con articoli, commenti e supporti multimediali le opere audiovisive che si pubblicano.
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