CineArte on line 2007 - 213 - page 183

zioni video indirizzate a
ricontestualizzare il lavoro
degli artisti nel panorama
più ampio dell'arte contem-
poranea. ( La Videoteca del
museo,, che comprende già
un repertorio di 220 film
d'autore, è in attesa della col-
lezione permanente “I clas-
sici del video” e di un nucleo
di opere che documenterà la
“produzione” contempora-
nea). Si giunge così ai bam-
bini delle scuole elementari
e ai più piccoli, delle scuole
materne, per i quali sono
previste visite guidate e
“interattive” della mostra in
corso e poi le attività di
laboratorio dove, guidati da personale esperto, i ragazzi cominciano a lavorare con materiali e
tecniche diverse: si guida il bambino a rifare un'opera vista. Si disegna, si colora, si lacca, s’
incide e poi si scrosta, si spella, si pulisce per far emergere il “capolavoro” di ciascuno; se poi
tutto è fatto insieme a mamma e papà, “giocare all'opera d'arte” è ancora più divertente.
A sua volta il
Palaexpò
ha riaperto nell'ottobre
scorso, rinnovato negli ambienti e nelle propo-
ste educative. I nuovi spazi infatti sono caratte-
rizzati da una estrema flessibilità d'uso
(dall'
Atelier
al
Cubo
, spazio nello spazio per
molteplici funzioni) che si trasformano in luo-
ghi di ricerca e produzione di conoscenza per
coinvolgere sempre più i giovani all'incontro
con l'opera d'arte. Gli artisti stessi sono chiama-
ti a progettare per i più giovani. Per entrare
all'atelier, per esempio, si deve attraversare un
corridoio di luce che ospita
“Pénétrer l'invisi-
ble”
, un'insatallazione permannte dell'artista
francese Nathalie Junod Ponsard che, come un
varco cromatico, accompagna anche metafori-
camente il visitatore. Una volta entrati in questi
ambienti, l'esperienza percettiva per i giovani
avviene in due momenti: la “visita animata” che favorisce, attraverso il dialogo e l'incontro con
l'opera, una lettura immediata e originale del testo artistico, e la fase del laboratorio che dà un
ruolo prioritario alla dimensione dinamica e operativa del fare. Infine lo
Scaffale,
esperienza
unica in Italia: una biblioteca specializzata nella editoria internazionale d'arte per ragazzi, con
monografie di artisti e percorsi di storia dell'arte.
Con lo stesso metodo e analoga filosofia è gestito il
Laboratorio d'Arte delle Scuderie del
Quirinale,
che in occasione della mostra Pop Art, per i ragazzi della scuola primaria, ha alle-
stito un set fotografico in cui scattare il proprio ritratto da trasformare, a partire dall'esempio di
un'opera. La manipolazione diventa espediente per creare un'immagine senza tempo. Per i più
piccoli invece viene messo in pratica il
“packaging”
(una riflessione sul rapporto tra conteni-
tori e contenuti) oppure la creazione di un “menù metaforico”: per stimolare i cinque sensi e
per raccontare ciò che mangiamo, guardiamo, acquistiamo; un piatto da riempire con forme
semplici e colorate da assemblare , accumulare e comporre per dire chi siamo.
Le foto dell’articolo sono di
Macro
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