La quinta edizione di “
Parlare di cinema a Castiglioncello
”, la rassegna annuale diretta da
Paolo Mereghetti, è caduta quest’anno, a giugno, in uno dei periodi no che, come una pena
ricorrente, colpiscono le fortune (o le sfortune?) del cinema italiano, in preda ad una delle sue
consuete crisi di autolesionismo.
In questo clima Castiglioncello è, quanto meno, un antidoto, o , se preferite una boccata
d’ossigeno. Anche quest’anno infatti gli organizzatori si sono adoperati con passione e fanta-
sia per offrire agli intervenuti e simpatizzanti il raro bene di un incontro diretto con chi il cine-
ma lo fa, credendoci, in prima persona.
Nel programma figuravano, oltre alla mostra fotografica “
Il generale Della Rovere
” – con-
tenente cinquanta scatti in bianco e nero realizzati sul set di quel capolavoro dal mitico Victor
Contino – , le previste lezioni di cinema riservate agli studenti, nel corso di due seminari dedi-
cati da Antonello Catacchio al documentario: “
Martin Scorsese: viaggio nel cinema italiano
”.
Non è mancata la tradizionale presentazione al pubblico delle opere maggiori e minori degli
esordienti. A finire, l’incontro a tema coordinato da Paolo Mereghetti: “
Quale futuro per il
cinema italiano
”.
5
