VI EDIZIONE DI
DOC FEST
Giunto dopo vicissitudini alterne e varietà di sfondi, vissute con tenacia e fantasia,
DOC
FEST
– la rassegna internazionale di documentari sull’arte, l’architettura, il cinema, il teatro,
la musica e la danza – è giunto nell’appena trascorso 2009 alla sua VI edizione, mostrandosi
una volta di più prodigo di eventi, da inserire in un ideale carnet della memoria. Alludiamo
specialmente alla serie presente nell’ultima edizione delle “Anteprime”, comprensiva di ben 30
titoli, emergenti a loro volta da uno stock di 50 proiezioni. E queste erano il frutto selettivo di
ben 250 documentari provenienti da ogni angolo del mondo. Non ha fatto loro difetto l’origi-
nalità dei temi, né l’immaginosa offerta di inedite soluzioni spettacolari. Dai ritratti di megalo-
poli come Brasilia, Mumbai e Tokio, alle visioni di Gio Ponti
e Massimiliano Fuksas; dai “Sei artisti di via degli Ausoni”,
scelti a dar nome alla Nuova Scuola Romana, e giungere al
violoncellista Mario Brunello nel racconto di Mario Paolini;
e, ancora, dai 21
tableaux vivants
teatrali ispirati ai dipinti
del Caravaggio, alle “dediche” cinematografiche a protago-
nisti della cultura odierna, come Mario Monicelli o il diret-
tore d’orchestra Kurt Masur,
DOC FEST
ha dato significato
e sprint ad una rassegna in grado di coniugare curiosità,
informazione, gusto della rappresentazione.
Forse è il caso di rammentare che
DOC FEST
esce, di recente, con il sostegno
dell’Assessorato romano alle Politiche Culturali e alla Comunicazione, ed è tuttora artistica-
mente gestito da Rubino Rubini. Presidente e fondatore Carlo Fuscagni. Nel 2009
DOC FEST
ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica.
Marco Ovidio Giotti
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