LA PRIMAVERA PERENNE DEL FAI
La città di Assisi come Oriente del mondo: è l'immagine che ne offre Dante. Il quale vide
Francesco, il santo della povertà, come un sole destinato a confortare la terra. Questo alone di
santità e di poesia – una poesia sorella della preghiera – è all'origine del culto riservato da una
sconfinata moltitudine di viaggiatori e pellegrini ai luoghi di Francesco. Ed è motivo questo,
che attribuisce a una delle ultime notizie del FAI – Fondo dell'Ambiente Italiano – il senso e il
tono di una autentica buona novella. La notizia è quella di avere accolto il mandato di recupe-
rare un altro, cospicuo lembo di terra francescana: la selva contigua alla Basilica, con il bosco,
le acque, la chiesa di Santa Croce al ponte dei Galli con l'antistante mulino, il ponte stesso e lo
“Spedale”.
Una curiosità: coloro che avranno dato al
FAI
un personale, libero contributo alla salvezza
della Selva, avranno facoltà di appendere all' “albero del
FAI
”, scelto nel contesto boscoso, un
cartellino con il proprio nome, testimone del loro amore
per una natura “sacra” di per sé, oltre che per essere
congiunta alla memoria di Francesco.
La salvaguardia della Selva rientra nell'albo d'oro delle
attività del
FAI
più cospicue per significato e portata. Il
che non toglie che si dia proporzionale rilievo anche
alle iniziative per così dire correnti, peculiari del
FAI
.
La più recente di queste si intitola, secondo tradizione,
“
Primavera del FAI
”. Si tratta in sostanza di un rito,
laico ma non privo di un suo alone sacrale, dal momen-
to che l’arte e la natura, e il paesaggio che le rappresen-
ta entrambe, ne sono l’oggetto: il rito per l’appunto,
celebrato collettivamente, della
Giornata FAI di
Primavera
, giunta nei giorni 28 e 29 marzo 2009 alla
sua XVII edizione.
Per l’occasione il
FAI
ha superato se stesso, offrendo a
tutti i cittadini di buona volontà l'antidoto ai veleni di
cui la nostra sciagurata società rischia di perire: cioè
l’opportunità di scoprire 580 Beni – luoghi sacri, palaz-
zi, borghi, ville, musei, castelli, piazze, mostre, squarci di paesaggio – resi vivi dall’arte, spar-
si in 210 città italiane.
Numerose e varie, come da tradizione, le aperture straordinarie di edifici ed ambienti: dallo
scenografico Palazzo Koch a Roma, sede della Banca d’Italia, alla nuova residenza dell’ uni-
versità Bocconi di Milano, alla Villa Cardillo di Palermo, al Forte Malatesta di Ascoli-Piceno.
In aggiunta alle visite, sono da annoverare gli itinerari guidati, come quello longobardo
patrocinato dall’
UNESCO
; e le aperture speciali riservate agli iscritti al
FAI
. Di spicco, fra que-
ste, l’apertura dell’isola Gallinara nel Savonese e della villa Brambilla di Cassano d’Adda.
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