MEDIASHOW 2008
La cadenza trimestrale del nostro
CineArte on line,
se da un lato e più volte induce noi della
redazione ad omettere il
battage
degli annunci, strettamente connesso alla cronaca del giorno
e dell'ora – come, nel caso presente, la notizia dell' inaugurazione del
Mediashow 2008
- ; dal-
l'altro canto assolve ad un suo meno vistoso, ma sostanziale compito: quello che si esprime nel
giudizio critico dell'evento, da pronunciare a luci spente. Ma con tanto maggiore responsabili-
tà e libertà d'opinione.
Come tutti gli eventi riguardanti la tecnologia informatica e multimediale, tanto più se attinen-
ti alla giovane età dei protagonisti, anche il
Mediashow di Melfi
presenta una sua doppia fron-
te: esposta l'una alla luce in superficie dell'episodio, dell'inedito, della sensazione; più in ombra
ma rilevata e rilevante, la fronte offerta al giudizio di merito, per natura severo ed esigente.
Giudizio che, in questo come nei casi consimili, era ed è chiamato a discernere quanto even-
tualmente vi fosse, e vi sia, di estemporaneo e di autoreferenziale nelle note di benvenuto; e
quanto, viceversa, compaia a suggello di un merito, che soverchi il clima, sempre gradevole e
gradito, dello
scoop
momentaneo.
Ebbene, va detto a chiare note che, al di qua (o al di là) del festoso clamore della cronaca, il
Mediashow di Melfi
, noto anche con il nome di
Olimpiade della Multimedialità
, rivela ad occhi
attenti la rigorosa impostazione di un programma ineccepibile in premessa, coerente in fase di
esecuzione, come pochi.
Rimossa difatti in radice l'insidia di una sempre possibile, autonoma
performance
informatica,
finalizzata a se stessa, il
Mediashow di Melfi
, coordinato dal carismatico suo fondatore, il pre-
side dell'Istituto “Federico II ”, Riccardo Riganti, meritò subito, dal Ministero della Pubblica
Istruzione, il crisma di un fattivo ed assiduo riconoscimento. Ottenne cioè che fosse il
Ministero stesso, anno dopo anno, ad indicare sotto forma di “traccia”, ai giovani in gara – alla
loro creatività multimediale – il tema da svolgere.
“Tracce” letterarie, storiche, filosofiche o altro, che consentano ai ragazzi di coniugare nei loro
elaborati la tecnologia della forma e l'umanesimo del contenuto. È accaduto di conseguenza
che, nei dieci anni da che dura il
Mediashow
, i giovani convenuti da ogni parte a Melfi, si siano
trovati ad affrontare i più svariati argomenti: da quello (fra i primi) della
Poesia
come salvez-
za del mondo, all'ultimo in ordine di tempo, che ha proposto loro di abbozzare al computer la
figura dell'
Eroe
, in piena libertà di modello e di argomentazione.
Sensibili come siamo ad ogni mobilitazione delle energie mentali ed affettive dei giovani, non
intendiamo far mancare agli organizzatori del
Mediashow melfitano
il nostro plauso incondi-
zionato; e di manifestarlo da subito offrendo lo spazio di questa rubrica, dedicata al
territorio
,
al vincitore dell'ultima edizione 2008, Francesco Cruciani da Matera, classe 1990, allievo del
liceo scientifico “Dante Alighieri” della sua città. Cruciani è l'autore dell'opera
Gli eroi di oggi
:
“ lavoro
– come si legge nella motivazione della Giuria –
che si è distinto per l' interpretazio-
ne originale e personale del tema proposto, l' uso professionale della tecnologia e la sincronia
del ritmo musicale con le immagini e il testo”
.
“GLI EROI DI OGGI”
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