TRA CINEMA E INTERNET LA VOCE DELL’EUROPA
Tra i fattori dinamici destinati ad agire positivamente, a tutti i livelli, sui rapporti di reciproci-
tà già in atto, come in quelli virtuali, tra il cinema e l'arte (rapporti di conoscenza, di affinità,
di processo creativo), un ruolo fondamentale spetta alla progressiva, improrogabile istituzione
di canali inediti e di circuiti elettronici di comunicazione in rete, aperti al cinema come forma-
spettacolo in tutte le sue varianti specializzate: cominciando da quella idonea a penetrare con-
cretamente l'universo artistico nelle sue infinite espressioni; in modo tale, da potere essere age-
volmente fruito ed assimilato dagli utenti
Internet
che lo desiderino.
A qualcuno potrebbe apparire, questa nostra, un'ipotesi aleatoria. Non è così stando ai segni in
arrivo. È difatti in progetto, a cominciare da questo stesso mese di aprile 2008, un sito
WEB
a
cura dell'Unione Europea, denominato
“European Film Treasures”
, connotato dalla circolazio-
ne in rete, per l'appunto, di 100 film di culto – destinati a moltiplicarsi per cinque – fra quelli
che hanno avuto il privilegio di essere stati restaurati ad arte. La
fiction
non vi avrà più la con-
sueta dominanza, figurando essa nel novero accanto alla documentaristica di pregio.
I film saranno presentati nella lingua originale con sottotitoli in inglese, francese, italiano, tede-
sco e spagnolo; e non saranno riversabili, ma solo fruibili visivamente. Augurandoci di poter-
ne dare prossima notizia in cronaca, torniamo a sottolineare il fatto che una volta ampliato
l'orizzonte della fruizione, sarà finalmente possibile, anzi probabile (se e quando ne siano stati
risolti in linea di principio gli spinosi problemi di natura commerciale) raggiungere la meta di
un regime di liberalizzazione culturalmente prezioso. Una meta che vanti nel film sull'arte a noi
particolarmente a cuore, e nel conseguente indotto, uno dei suoi punti di dignità e di forza.
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