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ASPETTANDO L’OLIMPIADE DELLAMULTIMEDIALITÁ
Rispondendo ai molti, ai troppi – cronisti di alto e basso rango, osservatori più o me-
no disinteressati del costume, arbitri a vario titolo dei destini altrui – che facendo di ogni er-
ba un fascio e soprattutto compiacendosene, si strappano le vesti per “denunciare” (in realtà
per fare notizia e venderla) la
passiva inerzia
, il
degrado
, l’
irreparabile tradimento
della
scuola italiana presa
in toto
, abbiamo stabilito – valendoci anche del cospicuo bacino di u-
tenza in breve tempo raggiunto da questo giornale – di contrapporre la nostra leale testimo-
nianza e l’attiva stima per tutto ciò che di genuinamente formativo si fa, in campo mul t ime-
diale, nel mondo della scuola italiana.
Con questa premessa, e con la riserva di entrare nel merito ad eventi conclusi, diamo
una prima notizia della prossima edizione, la nona, della Olimpiade di Melfi – che figura
nell’ambito del
Mediashow
ad essa intitolato – promossa e organizzata dal Liceo Scientifico
“Federico II di Svevia” di Melfi, grazie al fervore didattico di un educatore infaticabile, il
preside prof. Riccardo Rigante, che ha agito fin qui ed agisce con il contributo di idee e di
strumenti offerto, a cominciare dal Ministero della Pubblica Istruzione, da enti, istituzioni,
scuole di ogni ordine e grado, soggetti religiosi e civili, pubblici e privati della Regione B a -
silicata.
Insieme con l’Olimpiade il
Mediashow
, in programma per i primi di aprile, annovera
obiettivi di almeno pari interesse:
in primis
il
Workshop
, inteso al confronto delle opere ad-
dotte dalle diverse scolaresche. Confronto che consenta la visione concreta, diretta, dell’uso
che i giovani sono in grado di fare degli strumenti multimediali disponibili e del relativo lin-
guaggio.
In quanto a noi, il desiderio che esprimiamo si riassume nell’augurio che la massima
sofisticazione tecnologica sia sempre da annoverare fra gli strumenti
umani
, nel senso pieno
della parola.
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Segue
