FARE IL CINEMA: COME, DOVE, PERCHÉ
Con questo titolo si è svolto lo scorso ottobre, nella storica sede di Palazzo Cominelli di San
Felice del Benaco, sulla sponda occidentale del lago di Garda, il seminario in quattro giornate
organizzato dal
CINIT Cineforum Italiano
sul tema enunciato, con un’attenzione speciale alle
nuove tecnologie.
Il programma particolareggiato dell’evento ha visto i convenuti impegnarsi il primo giorno,
all’ insegna di LEGGERE UN FILM, nella pratica della scomposizione del film in relazione ai
suoi distinti fattori compositivi, con riguardo speciale ai suoni, per affrontare quindi, preso a
sè, ll tema dei supporti.
Nel dibattito della seconda giornata, all’insegna di FARE IL CINEMA, sono stati considerati
gli aspetti più tradizionali della prassi cinematografica: dalla fotografia alla registrazione, dal
montaggio alla post-produzione nel suo complesso.
La terza giornata, all’insegna di COME NASCE UN FILM, è stata occupata dalla trattazione
del passaggio dall’idea originale del film ai primi contatti tra i diversi operatori, e quindi ai
temi della sceneggiatura e della realizzazione vera e propria nelle sue diverse fasi, con speci-
fici approfondimenti.
L’ultima giornata, la quarta, è stata dedicata (all’insegna della COSTRUZIONE DELLO
SPAZIO CINEMATOGRAFICO) ai temi di maggiore impegno psicologico e filosofico: della
percezione, dello specifico cinematografico, della costruzione attiva del senso, della critica del
film.Tutte e quattro le giornate sono state contraddistinte, ciascuna, da una parallela trattazio-
ne di carattere pratico, con discussioni di natura prevalentemente tecnica, visioni parziali e
integrali di film, illustrazione degli strumenti d’uso, provini, fotografie in esterno, aspetti gra-
fici e così via, suscitando il più acceso interesse dei giovanissimi.
Il seminario era stato affidato al talento organizzativo di Massimo Nardin, docente di
Costruzione della Scena Digitale nella
Libera Università Maria SS. Assunta
(
LUMSA
) di
Roma. A loro volta i relatori designati rispondevano ai nomi ben noti di Marco Bellano, esper-
to di Storia e Critica dei Beni Artistici, Musicali e dello Spettacolo presso l’
Università degli
Studi di Padova
; e di Riccardo Marchegiani,
producer
. Del primo ci piace raccomandare, per
un’attenta e proficua lettura, il saggio apparso alle pagine 117-132 del numero 157-158 di
CIEMME
, la rivista del CINIT diretta da Marco Vanelli con la sagace competenza, il perspica-
ce acume e l’esemplare passione che ne fanno la più bella rivista di cinema e multimedia in
Italia. Titolo del saggio di Bellano: “
Ascoltare il buio. L’esperienza dell’ascoltatore cinemato-
grafico: breve proposta
”.
Si raccomanda comunque tutto il citato numero di
CIEMME
per la tempestiva pubblicazio-
ne degli Atti della conferenza: “
Stagione 1: serie TV a confronto. Vertigini narrative da X-Files
a Lost”,
tenutasi a cura del
CINIT Cineforum Italiano,
il 18 aprile 2008, presso il Centro
Culturale Candiani di Mestre.
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