conducano lo studente alla capacità di fruire le opere in modo consapevole e autonomo.
CineArte
–
Quali, in concreto?
Lazotti
– Nella metodologia didattica è sempre necessario tenere presenti i processi cognitivi
dei giovani e le loro modalità di apprendimento, dovute anche al contesto culturale in cui si for-
mano. Oggi un fenomeno rilevato da più parti è il cosiddetto “percepire disattento”, una sorta
di “visibilità in regresso” che produce passività e superficialità ricettiva nei confronti delle
immagini, per cui occorre rinforzare le loro capacità percettive con strategie appropriate per
migliorare la visibilità e la capacità critica dei giovani anche nei riguardi del mondo circostan-
te.
Contemporaneamente è accertato che i ragazzi possiedono forme di intelligenza spaziale più
sviluppate che in passato. Infatti, a causa di esperienze visive precoci e continuate a cui sono
sottoposti fin dai primi anni di età, si sono sviluppate nelle attuali generazioni forme di pensie-
ro correlate a processi visivi e a nuove funzioni dell’intelletto.
Sappiamo poi che nuove modalità di conoscenza sono ormai legate all’uso delle tecnologie
informatiche, che hanno abituato i giovani a forme di apprendimento multisensoriali e interat-
tive.
Dunque il problema ha riguardato sia il metodo di lettura applicato nelle
Guide alle analisi
, sia
l’utilizzazione di strumenti che valorizzano le nuove tecnologie e le possibilità di approccio
multimediale che esse offrono.
CineArte
–
Tornando a lei, dott. Marchionne, è più che evidente ch'ella condivida in radi-
ce le procedure didattiche illustrate dalla prof. Lazotti.
Marchionne
– Certamente sì, e le soluzioni adottate offrono – integrata e congiunta – la dupli-
ce possibilità di fruire, da un canto, del testo originale; e, dall'altro, di ricorrere liberamente
all'ausilio della strumentazione integrativa, affidata al DVD.
Colgo l'occasione della vostra domanda per informare che il DVD raggruppa 60 schede di let-
tura; e che queste consentono un approccio all'opera
usando della vista e dell'udito al contempo; sfruttando
cioè le prerogative di una sensorialità integrata, com'è
nelle aspettative di tantissimi giovani. Per di più,
l'utente gode – come ovvio – della facoltà di fermare
l'immagine, di retrocedere, di effettuare confronti ed
analisi a proprio piacimento. Si consideri infine che il
DVD contiene il
data-base
dell'intero apparato icono-
grafico dell'opera – 3500 immagini di altissima quali-
tà – tali da consentire qualsiasi tipologia di ricerca o di
selezione.
CineArte
–
A lei la conclusione, prof. Lazotti: se
supponessimo di potere ricondurre il processo di
apprendimento fin qui delineato, entro un alveo
codificato, di natura: quali sarebbero per lo studen-
te – da un punto di vista psico-attitudinale – i capo-
saldi a cui attestarsi, per conseguire il risultato
cognitivo propostosi?
Lazotti
– La nostra opinione è che tale risultato potrà avvalersi di quattro “caposaldi”, come voi
li definite, ossia di successive fasi di
osservazione
,
analisi
,
confronto
,
riflessione
, che costitui-
scono l’asse metodologico delle
Guide
. I primi due momenti, con l'uso di schemi visivi e di
dettagli ingranditi, sono idonei a indirizzare l'osservazione sui concreti fattori visivi, costituen-
ti l'identità sensoriale, visibile, dell'opera d'arte in esame. Al che segue il lavoro vero e proprio
di analisi e di categorizzazione.
Le altre due fasi, all'insegna rispettivamente del
confronta
e del
rifletti
, hanno la funzione di
mettere alla prova, in termini oggettivi, quel giovanile “gusto dei problemi” di cui parlava
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