CineArte on line 2007 - 213 - page 259

l’inaugurazione della retrospettiva della giovane artista Paola
Zito che ha scelto di vivere e operare a Maratea. Particolarmente
significativa la costante presenza dell’istituzione comunale
attraverso la figura del popolare sindaco Mario Di Trani, coadiu-
vato sotto l’aspetto amministrativo da ottimi funzionari e sul
piano pratico dalla efficace cooperativa Maratea-servizi. Per
l’ancoraggio ai valori indicati la rassegna è proseguita in un per-
corso coerente che ha rispettato i canoni programmatici nelle
serate di poesia, nelle lezioni di cinema e letteratura, negli even-
ti musicali, nella grande interpretazione di Fioretta Mari che ha
dato voce a una serie di autori da Dante a Montale, nella notte
del cinema curata da Vincenzo Mollica e caratterizzata dalla
madrina Maria Grazia Cucinotta, in veste non solo di attrice ma
anche di produttrice che investe sui giovani talenti. Infine sem-
pre per i medesimi motivi la conclusione è stata affidata
all’Orchestra Nazionale dell’Ucraina, cinquatatre professori d’orchestra fra i migliori delle
repubbliche ex-sovietiche diretti da un giovane professionista italiano, il M. Luca Gaeta: itine-
rario lineare dal localismo alla globalizzazione. La soddisfazione maggiore è dovuta alle rica-
dute civili e culturali del Festival, che sebbene ristretto a sette giorni per le risorse economiche
non elevatissime ha richiesto mesi di lavoro. Esse possono sintetizzarsi in:
- rivalutazione di alcuni spazi del centro storico e dell’area portuale attraverso spettacoli pen-
sati come
site specific
, appositamente per un certo tipo di condizioni strutturali e ambientali
- riacquisizione di orgoglio generazionale e cittadino, nella capacità organizzativa mostrata
già nelle inevitabili difficoltà poste dalla prima edizione
- tessitura di relazioni culturali a livello provinciale, con il valore aggiunto di intelligenze arti-
stico-culturali rientrate nei confini del territorio
- dimostrazione concreta che fare cultura vuol dire
fare impresa
, e conseguente programma-
zione di nuove iniziative individuali e di gruppo, anche su impulso dell’associazione
Le Tre
Torri.
La seconda edizione del Festival
Incontro fra le arti
inten-
de dimostrare che si può ricostruire il tessuto urbano fra i cit-
tadini e la cultura, come nel festival di Spoleto dopo la gran-
de crisi degli ultimi anni di Giancarlo Menotti. Che è possibi-
le riconvertire talune strutture nell’ambito dei beni culturali,
come nel Festival di Benevento. Che è necessario allargare ai
più importanti paesi limitrofi l’idea originaria traducendola in
più eventi per tutti, come nel caso del Festival MiTo, esteso di
anno in anno da Torino a Milano e ora anche a Genova. Nei
prossimi mesi il compito del Festival
Incontro fra le arti
sarà
quello di gestire con oculatezza il suo stesso sviluppo, artico-
lando la delocalizzazione di taluni eventi come richiesto dalle
istituzioni patrocinanti e dalle esigenze territoriali.Inoltre l’as-
sociazione organizzatrice, che ha mostrato efficienza e rapidità di soluzione dei problemi, ha
ricevuto concrete proposte di destagionalizzazione di alcuni segmenti del
Festival relativi soprattutto ai corsi formativi:
Le Tre Torri
valuterà nella sua
autonomia decisionale come affrontare le proposte, ma quel che più conta è
che il suo presidente Roberto Di Lascio e il vice presidente Pierpaolo
Schettino, unitamente al folto gruppo dirigente e ai numerosi collaboratori,
hanno riavviato un movimento di autentica crescita civile e culturale di
un’area fra le più interessanti del Mediterraneo.
Le foto qui pubblicate sono di Biagio Calderano -
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Gennaro Colangelo e Vincenzo Mollica
Fioretta Mari
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