maggior parte professori della “Escola de Belas Artes”.
Alcuni, i più conosciuti e importanti, andarono a studia-
re a Parigi. Al ritorno si definirono impressionisti. Negli
anni ‘30 esistevano già i Nabis, i Fauves, l’Astrattismo,
il Cubismo, l’Espressionismo, il Futurismo, il movi-
mento Dada, il Surrealismo, per citare solo alcuni dei
nuovi linguaggi che non vennero assorbiti da questi arti-
sti. Nel 1922 si tenne a São Paulo la Settimana di Arte
Moderna. Nel 1932 torna da Parigi il pittore baiano José
Tertuliano Guimarães.
Io ho scritto un libro su di lui e l’arte moderna a Bahia,
dal sec. XIX al 1964. José Tertuliano Guimarães, pur
non avendo assorbito nessuno dei nuovi linguaggi contemporanei dell’epoca, riuscì a intende-
re la pittura di Cézanne che lo influenzò molto. Fu lui ad innovare quello che qui era chiama-
to impressionismo. José Guimarães rinnovò l’arte, realizzando anche per la prima volta lavori
creati a partire dalla cultura afro-baiana, che illustrarono il numero 4 della rivista
Seiva
del
maggio 1939, interamente dedicata ai neri. Così egli fu il primo artista baiano a diminuire la
discrepanza tra i nuovi linguaggi e l’arte anacronistica che era praticata a Bahia.
Come è avvenuta l’integrazione della sua arte con il computer?
Ho sempre adottato un nuovo linguaggio non appena sorgeva
mantenendo, comunque, la stessa tematica. Perciò non potevo
non utilizzare questa favolosa macchina che è il computer. Così
ebbe inizio la produzione di
INFOGRAVURE
. Le Infogravure
sono realizzate con innumerevoli elementi o immagini, sia esi-
stenti nel computer che aggiunte. Si può avere sovrapposizione
di immagini o composizione, ma la cosa più importante da dire
è che nella
Infogravura
bisogna avere necessariamente l’inter-
vento manuale dell’artista. Non è solo computer, non è
“Fotoshop”, come pensano gli incompetenti. È Arte Grafica.
Può descrivere la sua esperienza con la tecnica encaustica?
Ho appreso varie tecniche di pittura nella “Escola de Belas
Artes” e, tra queste, l’
encaustica
con la quale ho realizzato alcu-
ni lavori fino al 1959. Nel 1980 quando ho mutato la mia pittu-
ra, ho capito che la migliore tecnica per esprimermi era l’
encau-
stica
e così tornai ad utilizzarla. La tecnica di
encaustica
risale
agli antichi Greci e Romani ed ha innumerevoli qualità. Inoltre,
al contrairo della pittura ad olio che riflette la luce, l’
encaustica
la assorbe e pertanto può esse-
re vista da qualsiasi angolo. Consiste nell’unione della cera di api con una resina trasformata
in vernice. Quando è pronta bisogna aggiungere il pigmento e iniziare a dipingere.
Oggi nell’arte brasiliana cosa attira maggiormente la sua attenzione?
L’arte brasiliana non esiste. L’arte oggi è globalizzata. Perciò quello che mi può attirare in alcu-
ni artisti brasiliani, mi può attirare in altri pittori di altri Paesi.
Il famoso scrittore brasiliano Jorge Amado ha identificato in lei una “ libertà di espressio-
ne che non rimane attaccata al gioco retorico. Il mondo popolare e baiano, Sante lo cono-
sce attraverso esperienze vitali ”. Cosa pensa di questa frase?
Non posso dire altro che sono veramente lusingato!
4
Dall’
Archivio dell’artista
:
Non so
dove vado
, 2008 (Infogravure)
Dall’
Archivio dell’artista: Il Baciamano
, 1983