CineArte on line 2007 - 213 - page 314

L’ARTE DEI RUMORI ED ALTRO
Se il suono è successione nell'ordine ed, insieme, “accordo” secondo leggi ereditate fino a
diventare una seconda natura, il suono per il futurismo è morto, travolto dalle intemperanze
estemporanee di rumori strepiti dissonanze, indocili alla regola.
FIGURE UMANE
Che cosa ne è dell'uomo nella prospettiva dell'arte futurista? Che cosa ne è della sua figura-
architettura dominata da leggi di divina proporzione, secondo un astratto sogno contemplati-
vo, invano acceso in epoche trascorse?
La percezione dinamica, confusa e simultanea, della figura umana secondo l'ispirazione futu-
ristica, annulla la percezione naturale, che è selettiva nell'ordine della durata. Allo stesso tempo
agisce, seguendo la nuova visione dell'uomo, una percezione dinamica e simultanea entro la
sfera morale. Ne vengono negate non solo la fittizia unità psicologica del singolo uomo, ma
pure la successione alternativa ma netta dei suoi stati psichici. Domina bensì il contrasto, la
lotta, la convulsione interattiva degli opposti nell'atto. La simultaneità di sensazioni, emozioni,
concetti, accertata che sia nell'uomo, da interna si fa per i futuristi esterna, per virtù di un'arte
nuova dei segni: parole, suoni, volumi, 1inee, colori.
La scomposizione, la deformazione e la deformalizzazione, la dissacrazione della realtà-natu-
ra, la mimesi caricaturale delle apparenze sono già, all'epoca, nello spirito dei tempi, nelle pra-
tiche artistiche delle avanguardie. I futuristi se ne fanno interpreti a 1or modo, e chiassosi ban-
ditori fuor di misura.
OGGETTI
E poiché anche gli oggetti - i manufatti, l'arredo, le cose dì natura - hanno una loro palese o
segreta anima antropomorfica, la bufera futurista li investe e li percuote. Come una santa-bar-
bara esplosa ne sconvolge le leggi codificate, persuasa di produrre un nuovo, multiforme senso,
oltre i cinque sensi di sempre, con le loro estensioni ed applicazioni congelati nei secoli.
VARIE
Se delirare vuol dire – secondo una accreditata etimologia – uscire dal solco tracciato nella
terra, quello futurista fu delirio autentico. Tradotto in forme, gesti, comportamenti, azioni
manifeste e turbatrici, si mostrò elettricamente pervaso da una volontà di magia, di miracolo
terreno: pretendendo, ora e qui, di trasformare dalla radice l'uomo, lungo i cammini di un
impervio sogno poetico. Che, in quanto tale, sembrava dovesse essere schiacciato dalla realtà
consolidata dell'economia e della storia. Eppure contribuì per vie indefinibili e contraddittorie
– lo sappiamo oggi – a deviarne il corso.
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