tà. Il destino riservato agli arredi della scena urbana è quello che più risente la dittatura del
momento. Non per nulla, immagini di arredi vengono proposte come documenti in special
modo fedeli del tempo storico: molto di più e meglio che non le forme architettoniche pure.
Arredi sono i lampioni come le rotaie, i fili come le antenne, chioschi, pensiline, avvisi, mostre,
insegne, prescrizioni e divieti, targhe, semafori, frecce. E così via.
XIX
– Ma l’arredo più importante, oggi, è il traffico automobilistico urbano, lievitato fino a
divenire il vero protagonista della città. Fino a che punto è possibile consentire che cresca, se
veramente vogliamo una città per l’uomo?
È questa, oggi, la domanda forse più allarmante. Ma una risposta moderatamente ottimistica
non è da escludere, solo che si voglia reagire alla cosiddetta fatalità del progresso e delle scel-
te obbligate ad esso connesse. Basterebbe opporre, agli automatismi della tecnica, la libertà
della fantasia.
4