CineArte on line 2007 - 213 - page 97

renze e in base alle disponibilità dinamiche di capienza.
(Anche in tal caso incontriamo vari protocolli di comunica-
zione che si presentano con una certa variabilità per gli svi-
luppatori della comunicazione ma che – per questo motivo –
possono sfuggire alla competenza del fruitore della comuni-
cazione).
A questo punto, immaginando che il lettore abbia superato
ogni pregresso ostacolo per accedere all’ informazione, pro-
cediamo all’ esposizione della terza condizione sopra citata,
correlata ai mezzi di accesso, osservando che questo caso è
strettamente connesso al precedente. Oggi la varietà dei
mezzi disponibili è talmente ampia e variegata, da farsene un
problema, appena si tenti di orizzontarsi sulle proposte com-
merciali che essi comportano. Basta scorrere l’elenco delle
tipologie di strumenti che sono a disposizione dell’utente
dell’informazione e che servono per accedervi, per compren-
dere la complessità alla quale alludiamo. In questo campo
distinguiamo la presenza di: PC desktop; notebook ultrasot-
tili; MID (Mobile Internet Device); UMPC (Ultra Mobile
PC ); palmari; smartphones ecc. Non deve naturalmente
sfuggirci la comparsa sulla scena dei “Tablet PC ” ossia,
detto semplicemente, delle “Tavolette”. Ciascuna di queste
categorie di prodotto si suddivide ulteriormente nelle tipolo-
gie che i diversi marchi commerciali propongono agli utenti.
Ecco finalmente un aspetto che il fruitore dell’informazione non può ignorare. Come orien-
tarsi? Esiste un modo per semplificarne la comprensione? Forse sì. Il principio discretore onto-
logico va ricercato nell’elencazione delle caratteristiche tecniche del prodotto. Queste, solita-
mente, si riassumono in una proposta ridondante di prestazioni e l’utente di un certo tipo di
comunicazione dovrà scegliere quelle che rispondono ai propri scopi.
Cerchiamo di comprendere meglio elencando una congrua tipologia delle caratteristiche pre-
senti nei mezzi di lettura oggi disponibili. Elenchiamo le principali: tipo di schermo (a colori
o meno); sue dimensioni; peso; autonomia di funzionamento se lo strumento non è collegato
in rete; sistema operativo (Microsoft Windows, Linux e sue distribuzioni, Sun, Google,
Android ecc.); memoria interna; porte (ad es. USB); tipologia di rete (HSUPA, HSOPA, WIFI,
ecc.); possibilità di chiamata o ricezione telefonica (inclusi i fax), fotocamera o videocamera;
GPS; gestione del formato della musica e del filmato; gestione della posta (SMS, MMS, video-
chiamata ); capacità di lettura di libri, giornali, periodici; ecc. L’utente della comunicazione
dovrà spuntare l’elenco, indivi-
duando la compresenza di quelle
caratteristiche che fanno al caso
suo. Se non riesce in questo compi-
to non gli resta che esprimere le
proprie necessita di lettura a un
venditore e compiere la scelta
basandola su un calcolo di conve-
nienza economica comparata.
Arrivati alla fine di questa anali-
si, riteniamo che il lettore sia in
condizioni di accedere alla comuni-
cazione informatica che una determinata sorgente (libro elettronico, rivista
on line
ecc.) propo-
ne.
Rovesciamo ora il problema, mettendoci nei panni di chi produce comunicazione infor-
matica: specificamente nei nostri panni, che sono quelli di
CineArte on line
. Anche noi
compiamo delle mediazioni, scegliendo il linguaggio espressivo della nostra comunicazio-
ne multimediale. Tuttavia riteniamo che la formula mediatica che seguiamo sia tra le più
flessibili tra quelle in genere adottate dalle riviste
on line,
in quanto i nostri contenuti assi-
curano tre tipi di lettura, sulla base dei dispositivi sopra elencati: quello costituito dai
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