CineArte on line 2007 - 213 - page 48

2
pere di architettura, scultura, pittura, mentre costituiscono segni non intenzionali quelli offer-
ti dalla natura, ad esempio un cielo rosso al tramonto o un albero in fiore, che comunque co-
municano a chi guarda numerose informazioni sull’ora della giornata, sulla stagione in cor-
so, sulle condizioni atmosferiche in atto.
Sono
segni motivati
tutti quelli in cui esiste un collegamento naturale, cioè non stabilito
convenzionalmente dagli uomini, tra il significante e il significato. In campo visivo questi
segni sono definiti icone e sono costituite dalle immagini, dai disegni, dalle fotografie che
riproducono per analogia figurativa l’oggetto o il personaggio a cui fanno riferimento.
Sono
segni arbitrari
quelli in cui il rapporto fra significante e significato è stabilito in modo
convenzionale (e quindi arbitrario) dagli utenti della comunicazione. Nella comunicazione
visiva sono segni arbitrari i
simboli
, in cui il rap-
porto tra significante e significato è deciso e rico-
nosciuto all’interno di una particolare cultura. Nel-
la civiltà occidentale sono simboli, ad esempio, il
rosso come segnale di pericolo, di festività o di po-
tere, il bianco che significa purezza, l’oro che ri-
manda al trascendente. Il loro significato è sentito
da tutti noi come naturale perché è la cultura stessa
che ha creato queste associazioni, che però non
risultano altrettanto valide al di fuori di essa.
(Le due ultime illustrazioni sono tratte dai filmati riportati in
questo numero di
CineArte on line
rispettivamente alle voci di
indice: “cinema e arte sacra” e “i nostri video” e il loro signi-
ficato contestuale è evidente. Ndr.)
Il codice visivo
Il linguaggio visivo utilizza segni motivati e segni arbitrari, segni intenzionali e non inten-
zionali, articolati in un codice non verbale, fornito di una sua coerenza interna e di sue strut-
ture che trovano i loro fondamenti nelle teorie della percezione visiva.
Punti, linee, colori, luci, superfici costituiscono elementi di base del linguaggio e la loro pre-
senza e collocazione produce gli aspetti strutturali della composizione, che nascono dalla
distribuzione del peso, dalla simmetria o dall’asimmetria, dai ritmi, dalla configurazione spa-
ziale, dall’equilibrio fra le singole parti e il tutto.
Per chiarire questi concetti passiamo rapidamente in rassegna gli elementi di base del lin-
guaggio e alcuni loro principi di organizzazione strutturale, accompagnati da semplici esem-
plificazioni.
Il punto
Il primo contatto fra matita, penna, pennarello, o qualunque altro strumento su una superficie
produce un
punto
. Esso è già un segno linguistico e, al contrario del punto geometrico che è
privo di dimensione e spessore, il punto visivo può essere piccolo, grande, nitido, sfaldato,
nero, colorato, ciascuno dotato di una propria espressività.
1...,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47 49,50,51,52,53,54,55,56,57,58,...526
Powered by FlippingBook